Le Eolie offrono ai turisti, agli studiosi e agli amanti del mare la loro bellezza naturale.
L’uomo e le caratteristiche geografiche hanno dato un’impronta diversa ad ogni isola. Filicudi ed Alicudi sono un “rifugio antistress” dall’ambiente incontaminato. Panarea è l’isola alla moda, meta di un turismo d’élite. Stromboli e Vulcano, aspre e selvagge, attirano un turismo giovanile un po’ bohémien. Salina, la verde, con le sue montagne gemelle, per la sua tranquillità è la prediletta da tante famiglie con bambini. Lipari, l’isola maggiore e più abitata, sede del Comune da cui dipendono tutte le altre isole (esclusa Salina), offre, a chi ha esigenze di comfort e di ampi spazi, tutti i servizi, compresi un ospedale attrezzato e un porto riparato.
Poche parole bastano a trasmettere il forte richiamo delle Eolie. Ieri come oggi grandi viaggiatori famosi quali Dumas, Houel, Guy De Maupassant, De Dolomieu e l’arciduca Luigi Salvatore d’Austria, hanno esplorato i luoghi e studiato l’economia le tradizioni e i costumi dandone un resoconto puntuale in opere anche importanti, come quella in otto volumi dell’arciduca d’Austria.
Le Eolie devono il loro nome ad Eolo, signore dei venti, che qui, secondo Omero, aveva il suo regno. Isole piene di sorprese e di contrasti. Chi oggi vi si avvicina, con la nave o l’aliscafo, non può fare a meno di essere sopraffatto dalla magnificenza del paesaggio e di essere invogliato ad esplorarlo. “Isole vaganti”: nel corso dei millenni, le eruzioni le hanno più volte modificate nelle dimensioni e nell’aspetto.
Le coste ed i fondali sono stupefacenti ma anche l’interno delle isole è ricco di fascino: imponenti vulcani sempre attivi, bizzarre formazioni rocciose, fitta vegetazione a Salina, villaggi preistorici a Lipari, Panarea e Filicudi e i tesori archeologici, che il mare ha restituito e sono gelosamente conservati nel Museo Archeologico di Lipari.